REC / PLAY / NO PAUSE [2009]
Quando si fa musica insieme, inevitabilmente si creano nuovi canali di comunicazione: il rapporto con l’altro cambia.
Facendo musica a San Vittore, le relazioni fra le persone detenute cominciano a basarsi sull’ascolto, sul rispetto e sulla collaborazione.
La parte intatta del proprio sé, che si esprime tramite il suono, è la prova inconfutabile che l’umano è ancora lì, nascosto da qualche parte;
e quando si manifesta, diventa una solida base per iniziare un percorso di recupero. La detenzione non è concepita soltanto come pena,
ma anche come processo di rieducazione e riabilitazione psico-fisica della persona.
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Il CD Angeli di Sabbia musica da San Vittore conferma l'idea che in questi anni è diventata il centro della mia attività artistica: la musica è l'arte dell'assoluto. E per assoluto intendo quello cosmico e matematico, le cui leggi tengono insieme sia le galassie che il ritmo di un tango.
Leggi talmente fondamentali da essere inderogabili. L'intonazione non è un'opinione, è come due più due fa quattro. O un ritmo in tre quarti.
Obbedendo a queste leggi, si accede alle parole della musica: accordo, concerto, armonia.
Per fare musica gli esseri umani devono respirare lo stesso attimo, pulsare all'unisono. Quando ciò accade si libera la creatività e la creatività libera l'anima. Anzi, più lo spirito dell'uomo è costretto, limitato, imprigionato tra pareti (reali o immaginarie), più sembra si debba s-prigionare, incontenibile, la creatività! Come l'acqua in un tubo di gomma che più lo si stringe più il getto arriva lontano, così più una musica è regolata (limitata da regole rigide) e più il corpo è prigioniero, più l'anima dell'artista è libera. D'altronde, il blues insegna.
Così l'ossessiva dolcezza della ritmica di "LA MIA STORIA" permette il fluire libero del rap. La filologica esattezza caraibica di "TIEMPO"
o "MY DESTINY" fa evadere fino al sapore vero della propria terra. E' un disco ben fatto, questo, che ci fa intravedere il presente vero dell'Italia
(il carcere spesso ne è un amplificatore): belle, italianissime canzoni d'autore quali "COME UNA PIUMA" o "CHICCO DI RISO" convivono
con l'Africa di "ZOMBIE". Mi piacerebbe che nel prossimo si contaminassero tutti un po' di più: sarebbe un bel segnale.
Eugenio Finardi
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